11 Marzo 2019

Trieste alle porte della primavera

Cinque motivi per visitarla tra cibo, cultura e artigianato locale

Quanti articoli ho dedicato a Trieste e alle sue bellezze in questi anni? La risposta è semplice semplice. MAI ABBASTANZA! Ma, diciamolo, come potrei fare diversamente? Il fascino della mia città splende in ogni stagione; l’inverno con la Bora e il Carso innevato, l’estate col lungomare di Barcola pieno zeppo di gente, l’autunno con i suoi colori...e la primavera non è da meno!

Per questo ho voluto raccogliere in un unico pezzo cinque buoni motivi (uno, vedrete, è buonissimo…) per visitare Trieste alle porte della primavera, quando le temperature sono più miti e le giornate si allungano sempre di più.

 

  1. Una passeggiata sulle Rive

 

Parto dal pezzo forte. Fare due passi sulle Rive è praticamente un rito per i triestini! L’azzurro del mare, le Alpi in lontananza e la più grande piazza d’Europa con affaccio sul mare! Passeggiare circondati da cotanta bellezza è, almeno per me, super rilassante. E sapete cosa amo fare quando ho un pochino di tempo libero? Se la giornata lo permette mi fiondo sul modo Audace e mi godo il calore dei raggi del sole 🙂

 

  1. Primavera in arrivo? Berlina sia!

 

Ve l’avevo anticipato che uno dei motivi per visitare Trieste in primavera sarebbe stato non buono ma buonissimo! In marzo in città riaprono le gelaterie...e c’è una tappa che non posso proprio mancare! Quella da Zampolli in via Ghega per la prima berlina dell’anno (la prima di una lunga serie, s’intende). Panna montata sul fondo, gelato e altra panna a coprire il tutto: questa è la berlina, una coppa super peccaminosa.  Se mi seguite su Instagram saprete che ho già dato il via alla stagione dei gelati con un cono variegato nutella pazzesco!

 

  1. Un giro in centro tra caffè e rebechin

 

Due sono le cose che a Trieste non passeranno mai di moda. I caffè storici e le tappe per il rebechin! Del rapporto tra la mia città e l’oro nero ve ne ho parlato più volte; dall’intramontabile Caffè degli Specchi in piazza Unità al San Marco, dalle golosissime pastine della Bomboniera di via XXX Ottobre al Caffè Tommaseo, la scelta è pressoché infinita. E se avete voglia di qualcosa di salato, beh, non vi resta che lanciarvi sull’opzione numero due.

Eh già, non penserete mica che il rito dei buffet sia una prerogativa solo invernale. Macché! Il triestino “visita” gli SPACETI (i buffet appunto) quattro stagioni su quattro! E il cotto in crosta non manca mai anche se fuori ci sono quaranta gradi 🙂 Qui la lista dei posticini che vi avevo segnalato non molto tempo fa in un articolo dedicato

 

  1. Un mini tour tra botteghe artigiane e negozietti vintage

 

Tra le viuzze più defilate della città si nascondono delle vere perle. Vi basterà fare due passi in città vecchia per scoprire che è tutto un brulicare di botteghe e artigianato locale pazzesco. Sì, lo so. Vi avrò fatto una testa tanta ma sapete che ho una passione sfrenata per questo genere!

Ci sono Vud e Laboratorio degli In-perfetti con le loro creazioni in legno, Dezen-Dezen con i suoi foulard dalle stampe eccezionali, Blu di Prussia con i suoi oggetti di un tempo riportati a nuova vita. Qui trovate il mio personalissimo itinerario per uno shopping intelligente e consapevole

E come non approfittare delle belle giornate per una spedizione punitiva alla ricerca di abiti e accessori vintage? Io ne vado matta! Solo in via Felice Venezian troverete MISMAS (al civico 10/B), il Mondo di Didy (al numero 7) e Delikatessen (siamo al civico 10). Per non tediarvi ulteriormente ecco il link all’articolo che avevo dedicato a questo filone poche settimane fa

 

  1. Il risveglio delle Osmize

 

Vuoi non chiudere questo pezzo con loro? No, impossibile. A proposito, notizia di qualche giorno fa, la parola “osmiza” è stata inserita nell’edizione 2019 del vocabolario Zingarelli! Lo sapevate?

L’osmiza non è nient’altro che un luogo di consumo e vendita di vini e prodotti locali come formaggi e insaccati; l’altopiano carsico ne è pieno zeppo e per conoscere quali sono aperte basta consultare il sito osmize.com! Quando inizia a fare più caldo un bel pranzo all’aperto è proprio quello che ci vuole. Tra le più amate dalla sottoscritta ci sono sicuramente Zidarich, (aperta dal 15 Marzo) Skerk (sempre in località Prepotto) e quella di Ivan Coretti in strada per Longera 🙂

Io vi ho dato cinque motivi per vivere e visitare Trieste in primavera ma, volendo, l’elenco potrebbe allungarsi notevolmente. Perché di buoni motivi ce ne sono non dieci, non venti ma...mille! E per scoprirli tutti vi do appuntamento alla prossima puntata!

A prestissimo.

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