20 Febbraio 2017

Orsone : la casa italo americana di Lidia e Joe Bastianich.

Restyling dell’ambiente e del menù.

Dopo una breve chiusura per le feste, si respira aria di cambiamento in Casa Bastianich.

Per chi non avesse avuto il piacere di visitarlo, l’Orsone era in origine un ambiente diviso in due parti, ben distinte: la taverna, dove degustare ottimi burger e sandwich in perfetto stile americano, su semplici tovagliette all’americana e  tavoli di legno, ed il ristorante, un luogo esclusivo e ricercato, con le sue tovaglie bianche fin per terra, fiori, sedie di pelle e pochi tavoli, per accogliere coppie; qui i gruppi d’amici erano quasi “banditi”.

Ve lo ricordate? Io c’ero stata a giugno dell’altro anno ed era così …

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Ma oggi ci ritorno, dopo aver sentito che Lidia e Joe, hanno voluto trasformare questo ristorantino.

Appena entrati si percepisce calore sia nell’accoglienza che nella disposizione della sala, non più impettita e “privata” ma disposta su un unico ambiente che oggi abbraccia la “vecchia” taverna e la sala del ristorante, con un unico filo conduttore: farti sentire coccolato e a tuo agio.

Niente più tovaglie bianche, ma semplici tovagliette all’americana, una mise en place che ricorda molto i locali americani.

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Sul fondo della sala, vicino al camino una piccola zona relax dove alla sera distesi sul tappeto i bambini si siedono per giocare e disegnare, mentre mamma e papà si godono un distillato dopo cena comodamente seduti sui divani di pelle.

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Accanto alla zona relax un tavolo conviviale padroneggia davanti alla vetrata che affaccia sulla cucina a vista, e per la prima volta all’Orsone vengono accolti i gruppi più grandi, infatti il tavolo può ospitare 10 persone.

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Per mantenere quell’idea di intimità ed esclusività ecco il table chef, dove poter vivere l’esperienza di esser serviti direttamente dallo chef della cucina,  che su richiesta del cliente si potrà isolare completamente dal resto della sala, chiudendo le porte scorrevoli che lo separano dalla zona relax!

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E le prenotazioni? Anche quelle in stile Americano, “walk in”, ovvero metà dei coperti senza prenotazione e metà riservati.

C’è anche un grande bancone dove ovviamente se vogliamo assaporare a pieno i sapori di oltre oceano possiamo decidere di accomodarci allo sgabello e consumare il nostro pranzo comodamente seduti 😉

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La prima impressione è quella sbagliata e cioè credere che il menù della “vecchia” taverna, oggi abbracci tutto il ristorante …

Con mio grande stupore il menù conta invece non solo dei classici burger e sandwich, ma anche degli ottimi antipasti, primi e secondi di carne e pesce.

Un menù semplice e sfizioso che porta in tavola la tradizione del Friuli ed i nostri sapori.

I prezzi sono ottimi, per gli antipasti il range è tra i  9 e 14 euro, per i  primi è tra i  12 e 14 euro, mentre un buon secondo piatto costa 20 euro!

Ma, ora bisogna provare … ed ovviamente io non mi tiro mai indietro per assaporare tutte le novità!

Con un calice di Vespa Bianco del 2014 (uvaggio di Chardonnay, Sauvignon e Picolit) ecco arrivare l’uovo Toc’ in Braide cotto a 65° per venti minuti, con polentina morbida, fonduta di formaggio e tartufo nero! Che dire … veramente una squisitezza!

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Per rinfrescarsi il palato, insieme a questo piatto è arrivata un’insalatina speciale, l’Insalata di Lidia, 25 ortaggi tra germogli, radici, verdure e fiori! Guardate che spettacolo di colori, credo che un’insalatina così colorata la mangerebbe qualsiasi bambino 🙂

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Poi con il palato fresco e “pulito” ecco arrivare una ricetta francese con la componente d’oltre oceano: un crostino di Foie gras de Canard brasato, con mosto cotto di Schioppettino, salsa d’arancia e burro d’arachidi spalmato sul pane.

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E’ ora dei primi, ma voglio rimanere “leggera” per riservare un posticino per l’assaggio dei secondi, così giusto per una forchettata ecco arrivare una Lasagna Verde, venti strati di pasta tirata a mano alternata da ragù battuto a coltello e gratinato nel grana, con l’ immancabile salsa di pomodoro fresca.

La lasagna sprigionava il profumo della salsa fresca, quella che d’estate ti rimane nel cuore per tutto l’anno.

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Ma eccomi pronta a degustare i secondi … e vi dico che erano veramente ineccepibili!

Semplici, con pochi ingredienti ma di ottima qualità: il polipo iberico cotto a bassa temperatura e poi affumicato nel forno a legna era sublime! Moooorbido, saporito, con una perfetta affumicatura. In più il polipo era adagiato sopra a dell’ottima burrata con pomodorini confit e capperi esiccati.

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Ma non felice del sol pescato, dovevo provare un altro piatto che ADORO: la quaglietta! Ed ecco arrivare una quaglia disossata, lasciata solo con alette e cosce ed arrostita alla perfezione, adagiata sul purè di patate ed accompagnata dalle cipolle in agrodolce. Wow, il vero piatto della domenica, FORMIDABILE!

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Ma non vorremo mica finirla qui? Eh no! Così a seguire ecco la braciola di vitello cotta in padella con verdure di stagione. Il coltello la attraversava come fosse burro e la scioglievolezza era tale che nemmeno i cioccolatini della Lindt reggono il confronto.

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Non potevo però venir qui e non provare un club sandwich dell’Orsone! Così ho deciso di assaporare la variante con tonno, uova, peperoni, insalata, piquillo e maionese accompagnato da patatine fritte!

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Un’ esplosione di sapori, la “grande abbuffata” di Cividale del Friuli è quasi terminata, io e Michele (che oggi mi accompagna come occhio fotografico, andate a sbirciare il suo profilo Ig perche merita veramente) siamo quasi morti, ma manca ancora un piccolo dolcetto finale!

Così ecco arrivare la frutta di Josper, mango e ananas grigliati ed affumicati, con frutti di bosco, frutto della passione fresco, gelato al fior di latte, salsa alla vaniglia e biscotto alle mandorle.

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“Ragazzi se sto sognando per cortesia non svegliatemi!”

Splendida trasformazione, ottimi piatti, buono il servizio, bellissimo clima e magnifica scelta musicale. Insomma, dal mio personale punto di vista, il nuovo progetto è riuscito benissimo, oggi l’Orsone diventa un locale più semplice ed accogliente, un posticino dove poter trascorrere delle ore liete in compagnia assaporando una cucina italo americana!

Prima di ritornare nella mia amata Trieste, però riesco ad avere una rivelazione in anteprima … VINOINVERITAS!

Di che cosa si tratta? Posso preannunciarvi che si tratta sempre di vino e musica ed a breve ne vedrete delle belle!!!

Ph. Michele Grimaz

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