16 Maggio 2019

Novi Sad la piccola Austria dei Balcani

Ecco cosa vedere cullati dal bel Danubio blu!

Lasciata la splendida Belgrado (LINK), dopo un’ora di auto arrivo nella seconda città più grande della Serbia, capitale della Voivodina che conta quasi 400mila abitanti. Signore e signori, benvenuti a Novi Sad!

Meta inesplorata fino a poco tempo fa, oggi sta sbocciando anche grazie alla nomination tra le“Best in Travel” della Lonely Planet che la vede al terzo posto tra le dieci destinazioni da visitare assolutamente nel 2019.

Potevo farmela sfuggire?

Appena arrivata mi sistemo al Centar Hotel una gradevole struttura moderna dalle stanze giganti. Il vero plus? La posizione strategica! Eh già, perché usciti dall’albergo vi troverete non a due ma ad un passo dalla città vecchia. Vi dico solo che dalla mia camera ammiravo le cuspidi ed i pinnacoli della Chiesa del Nome di Maria (Crkva Imena Marijinog), progettata dall’architetto ungherese György Molnár e costruita nel 1892.

Da qui inizio dunque la mia passeggiata nella parte vecchia di Novi Sad. Lo sapete che questa è una delle città più antiche dei Balcani? I suoi primi insediamenti risalgono addirittura all'età della pietra. Novi Sad ha visto il passaggio di diversi popoli, prima i Celti, poi i Romani, gli Unni e Bizantini, per poi passare nel medioevo al Regno d'Ungheria. Tra il XVI e il XVII secolo fu possedimento dell'Impero Ottomano, fino a quando non passò sotto il controllo dell'Impero Asburgico. C’è da dire che le diverse dominazioni hanno lasciato qui una traccia indelebile nell’architettura e nella cultura.

Ma torniamo alla camminata, partendo dall’hotel in 2 minuti mi ritrovo in Piazza della Libertà, sulla quale si  affacciano alcuni degli edifici più significativi come il Municipio, il Palazzo della Banca della Voivodina, quello della Novosadska štedionica, la Cassa di Risparmio e la parrocchia neo cattolica in stile gotico.

Qualcosa mi spinge ad entrare nella Chiesa del Nome di Maria. Stupenda è dir poco, giudicate voi...

Dopo una breve sosta mi incammino sulla via Zmaj Jovina per poi proseguire su Dunavska, le due principali strade pedonali di Novi Sad. Qui, tra i tanti edifici religiosi che incrocerete, vale la pena visitare la Cattedrale di San Giorgio e la Sinagoga del 1906, che fa parte di un complesso che comprende il municipio ebraico e la ex scuola giudaica, oggi scuola di balletto. Vi perderete comunque con il naso all’insù tra le case splendide e colorate che vi accompagneranno lungo la vostra passeggiata!

Da questo punto vi consiglio di proseguire sulla Dunavska che costeggia un bellissimo parco del Danubio!

Sarà proprio questa meraviglia a condurvi dritti dritti al Museo di arte e storia della Vojvodina che conserva gelosamente, tra le altre cose, gli abiti tradizionali. Rimarrete a bocca aperta.

A pochi passi da qui potrete attraversare le sponde del Danubio ed arrivare alla Fortezza di Petrovaradin, edificata tra il1692 e il 1780; nata come cittadella, si è poi tramutata in un convento cistercense. Sapete per cosa è nota? Per la Torre dell’Orologio, simbolo della città. Caratteristica unica, la lancetta delle ore segna i minuti e quella dei minuti le ore.

Oggi nello spazio di Petrovaradin sfilano numerosi atelier, gallerie, club e vi si trovano il Museo Civico di Novi Sad, l’Accademia di Belle Arti, l’osservatorio e l’archivio comunale.

La fortezza è una delle più grandi d'Europa con oltre 16 chilometri di tunnel; questo incredibile luogo è anche il palcoscenico di uno dei festival musicali più famosi d'Europa, l'EXIT, che qui si tiene ogni anno nei primi giorni di luglio.

Tornando alle spalle dell’hotel mi imbatto in un mercato...e addio! Mi perdo tra i mille “Izvolite” pronunciati dai venditori. D’altronde sapete quanto io adori questi luoghi magici.

Non la sentite anche voi la campanella? Eh sì, è il momento del cibo! I piatti di Novi Sad, come quelli di tutta la Serbia, hanno assorbito le tradizioni turca, greca e austriaca. Da provare assolutamente è la carne che in questa zona è davvero eccellente.

Io decido di farmi portare da Piknik  che rimane leggermente fuori dal centro, ma voglio esplorare una zona diversa...ed affacciata sul Danubio. Peccato per la giornata grigia, perché se ci fosse stato il sole tutto sarebbe stato illuminato da un’altra luce ed io e Gio avremmo potuto mangiare seduti nel meraviglioso outdoor.

Ma non importa, abbiamo comunque gustato dell’ottima carne 🙂

Se volete una sosta in centro il mio consiglio è di prendervi un caffè all’interno del tram (avete capito benissimo) da Trčika , un aperitivo con vista al Giardino che si trova all’ultimo piano di una palazzina moderna ed una pausa pranzo veloce da Petrus 

Come ultima cosa, uscendo dalla città, non potrete non fare una capatina al Parco nazionale di Fruška Gora, che ospita gli habitat di numerose specie animali. Oltre ai complessi di boschi, preziosi ecosistemi e regioni geomorfologiche, sul monte Fruška Gora si trovano i famosi monasteri (dovrebbero essere una ventina) Fruškogorski manastiri.

Con queste meravigliose foto che parlano da sole io mi congedo. Adesso tocca a voi!

Buon viaggio e alla prossima avventura.

 

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