28 Novembre 2019

Bris, un menù di pesce seduti sul mare

A Portopiccolo per degustare ottimo cibo e...

Devo ammettere che da quando è venuto alla luce, su Portopiccolo se ne sono sentite di ogni. Molti dei triestini con cui ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere avrebbero preferito lasciare l’area così com’era. Molti ma non tutti, sia chiaro. I turisti, italiani, sloveni o croati, restano invece piacevolmente sorpresi dalla bellezza di questo posto.

Non voglio cadere nella polemica, dunque lasciamoci alle spalle la questione e cambiamo registro. Ebbene sì, perché non mi trovo qui per parlare del resort in sé ma del ristorante Bris, ospitato all’interno di questa splendida baia e che ha alle sue spalle una proprietà indipendente dalla società che gestisce Portopiccolo.

Da aprile la gestione del locale è cambiata; ma dobbiamo prima fare un passo indietro, perché dovete sapere che inizialmente il ristorante aveva aperto i battenti con tanto di chef stellato. Il problema è che la struttura non era decollata come si sperava e, dopo la chiusura, era rimasta soltanto la possibilità di affittarne gli spazi per eventi.

Ora il rilancio. La cucina ha ripreso a funzionare con lo chef Federico Sestan ed io potevo non testare per voi (lo sottolineo, per voi:-)) questo posticino?

Insomma eccomi qui, in una fredda giornata novembrina di pioggia e vento; la splendida terrazza che offre il Bris è accessibile solo ai fumatori ma non è allestita come in estate. Chiaro. Eppure anche all’interno, grazie alle stupende vetrate, posso ammirare comodamente il mare d’inverno (state canticchiando pure voi, vero?).

L’ambiente è gradevole, moderno ed accogliente; i colori ricordano le nuance della marina, bianco, verde petrolio e immancabile il legno. Azzardo dicendo che questa è davvero una location pazzesca per feste ed eventi privati: qui le porte rimangono aperte tutto l’anno, non ci sono chiusure stagionali e troverete sempre Federico pronto a deliziarvi (il Bris chiude esclusivamente il mercoledì, sia a pranzo sia a cena, e il giovedì solo a pranzo).

Suo focus è il pesce, con il pescato giornaliero grande protagonista. Il menu non offre le consuete degustazioni (che è però possibile richiedere): si ordina à la carte ed il costo dei piatti oscilla tra i 16 e i 30 euro. Tocco subito quest’argomento perché so che vi interessa. Insomma, potete considerare una media di 50 euro a testa senza vini.

Cosa ho assaporato io? Una degustazione, chiaramente, perché dovevo assaggiare più cose possibili.

Ecco arrivare l’ovale che mette in mostra tutte le prelibatezze del giorno: scampi, orate e branzini. Inizio con una crudité per proseguire con un eccellente baccalà in olio cottura, insalata amara e crema di polenta. Sempre come entrée ho degustato pure una cremina di finocchio confit, mazzancolle cotte al vapore e insalata marinata. Speciale.

Seguono a ruota un po’ di assaggi di primi: spaghetti con crema alle vongole, seppia e bottarga e risotto agli agrumi, burrata affumicata e scampi. Che profumo, mi è rimasto impresso!

Vogliamo parlare di uno dei miei piatti preferiti di sempre? Sua Maestà il FRITTO MISTO, una goduria accompagnata da maionese al frutto della passione. Tutto delizioso e sapori perfettamente bilanciati.

Il menu segue la stagionalità, portando sul piatto ingredienti del territorio. Ma non solo, ovviamente: la ricerca della materia di prima qualità porta anche fuori dalla nostra regione. «Non si può pensare – conferma Sveva Laboranti, responsabile del Bris – che tutte le eccellenze arrivino da questo territorio».

In conclusione volevo dirvi ancora un paio di cosucce. La prima è che per tutta la stagione invernale il parcheggio qui è gratuito...non una cosa da poco. E poi, visto che l’ultimo dell’anno si avvicina, sappiate che qui stanno organizzando una cena con tanto di piano bar, dj set e open bar. Potrete anche partecipare solo alla serata danzante.

Che altro aggiungere o desiderare? Mi lascio cullare dalle onde, dal canto della bora e da un buon bicchiere di Kante. Così, in relax, ammiro l’orizzonte restando affascinata dal mare d’inverno.

Alla prossima!

Foto Lara Perentin

 

 

Condividi l'articolo

Ti potrebbe interessare anche:

Pedoci alla scotadeo

Un piatto immancabile nell’estate triestina
"Pedoci alla scotadeo" o meglio "cozze alla scottadito" sono un piatto tipico e molto apprezzato nella zona di Trieste e…
Scopri altro

Crumble di mele versione light

Senza burro e poco zucchero
Ragazzi! Parliamoci chiaro, in questo periodo forzatissimo di “casalinghitudine” rischiamo di mandare a quel paese mesi e mesi di camminate,…
Scopri altro

Estate in Carnia, ecco quattro mete da non perdere

Il fascino della natura da Forni Avoltri a Ovaro
Lunedì scorso vi ho portati al mare tra Trieste, Slovenia e Croazia (come dite? Vi siete persi l’articolo? Eccolo qui…
Scopri altro

11 cose da fare a Klagenfurt

Un fine settimana alla scoperta del capoluogo della Carinzia
Quando dobbiamo pianificare un fine settimana alla scoperta di nuovi posti, spesso – specialmente se abitate a Trieste come me…
Scopri altro