24 Giugno 2019

Estate in Carnia, ecco quattro mete da non perdere

Il fascino della natura da Forni Avoltri a Ovaro

Lunedì scorso vi ho portati al mare tra Trieste, Slovenia e Croazia (come dite? Vi siete persi l’articolo? Eccolo qui tutto per voi). Ma, c’è sempre un ma, riflettendoci bene ho pensato che forse il mare non piace a tutti; caldo, spiagge affollate, stress per trovare un parcheggio e tanto altro. È per questo motivo che mi sono detta “ok, devo assolutamente offrirvi un’alternativa. Qualcosa di fresco e, possibilmente, non lontano”.

...la risposta? La Carnia! Vette mozzafiato, natura incontaminata, tradizioni pazzesche, storia, arte e un ricco patrimonio culturale che si è conservato pressoché intatto nel tempo. E il bello di questi luoghi è che offrono opportunità per tutti i gusti; scalate alpinistiche, escursioni, giri sulla due ruote, galoppate, sci e tantissimo altro.

Oggi mi soffermerò su quattro località carniche da non perdere assolutamente. Siete pronti? Un, due, tre...via 🙂

 

Forni Avoltri

Se amate escursioni e arrampicate, se siete alla ricerca di lunghe passeggiate immersi nella natura, Forni Avoltri è la meta per voi! Si tratta del più settentrionale dei comuni friulani e sorge lungo le rive del torrente Degano. Qui una fittissima rete di sentieri collega numerosi rifugi alpini e malghe, ed è proprio questo a permettervi escursioni di più giorni!

Potrete raggiungere le vette che segnano il confine con l’Austria, le trincee del primo conflitto mondiale e ammirare l’Oasi Faunistica e il Lago di Bordaglia; a proposito di queste ultime, si tratta di un’area di oltre duemila e trecento ettari nella quale vivono ermellini, marmotte, caprioli, cervi e aquile reali.

Una chicca per l’estate? L’ultima domenica di luglio e la prima di agosto qui si tiene la Festa dei Frutti di Bosco, un’occasione unica per assaporare dolci tipici e altre prelibatezze.

 

Forni di Sopra

Piccolo gioiello incastonato tra le vette delle Dolomiti Friulane (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), Forni di Sopra offre ai suoi visitatori un ventaglio di proposte che spaziano dall’alpinismo alla camminata nordica. Il suo centro storico è affascinante e suggestivo; potrete infatti ammirare le tipiche abitazioni della zona con la parte inferiore in pietra, quella superiore in legno e scalette e ballatoi all’esterno.

Raggiungendo Borgo Cella, il più antico dei tre nuclei storici di Forni di Sopra, avrete l’opportunità di fare un salto alla Chiesta di San Floriano, edificio del Quattrocento (la data di costruzione viene però fissata nei documenti scritti al 1309) nonché monumento nazionale.

 

Sauris

Non voglio ripetermi ma anche Sauris, Zahre nella lingua locale, è un vera e propria perla; un borgo alpino che è tutto un brulicare di malghe e pascoli che sorge tra i mille e i millequattrocento metri di altitudine. Tradizione vuole che a fondarlo furono i coloni giunti dall’Austria che qui portarono i loro usi e costumi. La sua posizione geografica e le difficoltà di collegamento con gli altri paesini dell’area hanno permesso di mantenere intatte tradizioni sia nella lingua parlata (un dialetto alto tedesco) sia negli usi.

Valgono bene una visita la chiesetta di San Lorenzo (Sauris di Sopra) e il santuario a Sauris di Sotto; in quest’ultimo potrete ammirare una miriade di ex voto lasciati dai pellegrini che qui arrivarono per venerare San Osvaldo.

Ma il nome di Sauris è strettamente connesso al suo delizioso prosciutto crudo, una vera prelibatezza!

 

Ovaro

Parto subito col dirvi che Ovaro è uno dei Borghi autentici d’Italia; immerso nella Valle del Degano,  si tratta di un piccolo centro che conta poco meno di duemila anime. Lo sapevate che Ovaro fu teatro di una terribile battaglia tra Galli Carni e Romani?

Qui potrete intraprendere numerose camminate verso il Col Gentile o, per esempio, lo Zoncolan. Ma non solo! Vi consiglio la visita ad una delle più antiche chiese battesimali carniche; sto parlando di Pieve di Santa Maria di Gorto, che sorge su un’altura di roccia tra Agrons e Cella, due frazioni limitrofe. Ad Aplis è invece possibile visitare il Museo del Legno e della Segheria Veneziana, chicca che testimonia il processo di lavorazione del legname; imperdibile anche la Miniera Creta d’Oro a Cludinico (attenzione però, se soffrite di claustrofobia non fa per voi!).

Che dite, vi è piaciuto questo breve itinerario carnico? Io mi sono divertita moltissimo a raccontarvi qualcosina in più di queste zone e spero davvero di avervi tenuto compagnia!

A presto con altre destinazioni!

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