8 Marzo 2019

Jota: minestra di crauti acidi, fagioli e patate

La prima testimonianza risale da un documento cividalese del XV secolo!

Sono mesi e mesi che la nostra MissClaire mi chiede di prepararle la Jota per la rubrica food, ed ho sempre rimandato; oggi però, grazie alla mia mamma, super cuoca, ve la propongo, riportando la sua ricetta!

Ma prima un po’ di storia!

Al contrario di quel che si pensa l’origine di questa zuppa non è propriamente triestina, anzi, è proprio nata nella parte opposta della regione, in Friuli!

La prima testimonianza della jota infatti ci giunge da un documento cividalese scritto in lingua friulana del XV secolo, dove veniva chiamata jottho. Il termine potrebbe derivare dal latino jutta, brodaglia, che a sua volta prenderebbe origine da una radice celtica (yot, it, jut).

In Friuli viene chiamata jote, jota oppure joto, ma la sua preparazione, un tempo diffusissima, si è limitata, tanto da esservi rimasta traccia solo in Carnia, in particolare nella Val Degano e nella Val Pesarina, quest’ultima veniva chiamata addirittura cjanal da jota, ossia valle della jota.

Questa minestra è molto diffusa anche nel Litorale sloveno, particolarmente sul Carso, nella Valle del Vipacco, sul Collio e nella zona di Tolmino e Caporetto.

Ma è a Trieste che diventa regina dei buffet e comfort food per eccellenza contro la gelida bora invernale!

Pronti per prepararla per scaldarvi lo stomaco ed il cuore in questi ultimi giorni di freddo?

INGREDIENTI

500 gr crauti acidi (in dialetto capuzi garbi )

200 gr fagioli

4 patate

2 foglie alloro

Cumino

2 spicchi aglio

500 ml brodo vegetale

Sale

Pepe

Olio

Pancetta affumicata o cotiche di prosciutto cotto

La sera prima mettete i fagioli in ammollo nell’acqua fredda.

In una casseruola fate scaldare 3 cucchiai di olio e fate rosolare gli spicchi d’aglio, fino a portarli a doratura. Quindi eliminateli ed aggiungete i crauti, copriteli poi a filo con acqua calda. Aggiungete un pizzico di cumino, sale e pepe. Fate consumare a fuoco lento per circa mezz’oretta.

In un’altra pentola cucinate i fagioli, lavati e scolati, con il brodo vegetale e 2 foglioline di alloro, a fuoco lento per un’oretta. Aggiungete delle fettine spesse di pancetta affumicata, oppure delle cotiche di prosciutto cotto, quel che si ha a disposizione, come una volta.

Ora sbucciate le patate, tagliatele a cubetti piccoli ed aggiungetele al brodo e fagioli, continuando la cottura ancora 15 minuti.

Togliete dal fuoco e passate fagioli e patate con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema omogenea.

Se invece preferite i pezzettoni, frullate semplicemente un po’ di meno.

Aggiungete ora la purea ottenuta ai crauti preparati in precedenza.

Se e’ troppo densa, allungatela con un mestolino di acqua calda, se al contrario risulta troppo liquida stemperate un cucchiaino di farina o fecola in due cucchiaini di acqua calda ed unitelo alla zuppa, che tirerà leggermente.

Aggiustate di sale e pepe, servite con crostini di pane ed un giro d’olio!

Buona jota a tutti!

 

Silvia Policardi

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