5 Aprile 2018

Pasqua in Carinzia

Ogni stagione con le sue tradizioni ha le sue bellezze...scopriamole insieme!

Sono appena rientrata da una formidabile Pasqua in Carinzia e devo ammettere che, per un momento, ho pensato di pubblicare questo articolo tra dodici mesi. Ma poi mi sono resa conto che quanto testato sulla mia pelle poteva tornare utile a più di qualcuno...meglio sapere le cose in anticipo, no? E d'altronde io vi avevo già dato qualche spunto per queste vacanze pasquali 

Torniamo a me. Ho avuto la fortuna di partire assieme alla mia famiglia e passare qualche giornata di relax tra le montagne dell'Austria. Altra grande fortuna, ormai lo saprete, è quella di avere una casa a Bad Kleinkirchheim (BKK) che uso spesso come base d’appoggio per fare qualche scampagnata nei dintorni.

Dunque sì, frequento spesso queste zone ma questa volta devo ammettere che l'esperienza, se possibile, si è rivelata al di sopra di ogni aspettativa; sarà stato il tempo, sarà stata la compagnia ma...ho scoperto un sacco di cose nuove che devo per forza raccontarvi!

Inizio col parlarvi del mercatino nel centro di Villaco; non c’erano molte casette di legno ma le decorazioni pasquali con coloratissime aiuole di tulipani, calendule gialle e papaveri rossi mi hanno fatto respirare a pieni polmoni l'aria di primavera.

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La zona pedonale ospitava un piccolo parchetto con trenino per i più piccini e un'area con i pony pensata sempre per loro.

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Camminare per le vie cittadine è stato bellissimo; ed è proprio qui che ho osservare una moltitudine di persone con un cestino di vimini tra le mani, coperto da un canovaccio di lino ricamato a punto croce con motivi religiosi. Tutti andavano nella stessa direzione. Secondo voi, potevo non incuriosirmi e seguirli? In un batter d'occhio mi sono ritrovata insieme alle famiglie, bambini, giovani e meno giovani nella Chiesa di Sankt Nikolai.

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Vedere nella navata centrale, ai lati dei banchi, un fiume di “Weihdecken” (così si chiamano i cestini di vimini che contengono le colazioni che verranno presentate sulle tavole il giorno successivo a Pasqua) è stato emozionante. Ed è proprio la tradizione carinziana a volere che il Sabato Santo vengano portati in Chiesa per esser benedetti 🙂

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Trovo che sia stupendo vedere come tutto questo sia vissuto con grande partecipazione anche dai più giovani. Un po' di anni fa, quando dividevo un appartamento con alcune studentesse cecoslovacche, anche loro mi avevano parlato e fatto vivere le stesse emozioni; sotto Pasqua cercavano una Chiesa a Trieste per farsi benedire dei piccoli cestini che contenevano un pezzo di pinza, un uovo sodo e un sacchettino con del sale. Io non sapevo dove poterle indirizzare, e la cosa le lasciò perplesse. Beh, alla fine la strada la trovarono da sole recandosi nella chiesa serbo-ortodossa di San Spiridione.

Chiusa questa magica parentesi, la mia giornata a Villaco non poteva che continuare verso le Terme di Warmbad .

Mio figlio Giovanni si è divertito da morire, non si è fermato un secondo e sembrava un criceto nella sua gabbietta 🙂 continuava a correre per riuscire a fare quanti più giri possibili tra scivoli, ciambelloni e giochi d’acqua!

Siamo rientrati a BKK solo verso sera e lungo la strada ho ammirato i falò pasquali, un'altra tradizione di questa meravigliosa terra; sono simili a quelli che accendiamo per la Befana e ogni paesino si prepara così alla Resurrezione di Cristo. Che atmosfera!

Qui il giorno di Pasqua vengono organizzate delle “cacce al tesoro” con l'obbiettivo di trovare le uova. I più piccoli si divertono a cercarle in ogni dove, anche perché la ricompensa è una dolce sorpresa di goloso cioccolato.

Volete sapere io come mi sono premiata? Prima della fine della stagione ho voluto provare le piste del Gerlitzen a nemmeno 45 minuti da Tarvisio.

Sarà stato il sole stupendo, sarà che abbiamo incontrato degli amici di Trieste che ci hanno fatto da Cicerone, sarà per la vista spettacolare che si gode da qui...ma posso garantirvi che l’esperienza è stata indimenticabile e assolutamente da ripetere!

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Dal lago dell’Ossiacher See parte un’ovovia che vi porta in cima a scoprire tutta una rete di impianti con tanto di piste semplici, adatte per i meno i esperti. C’è una sola pista nera che, ahimè, ho trovato chiusa. E forse è stato un segno del destino perché non sono più allenata come un tempo! Insomma, alla fine mi sono goduta una sciata “morbida” assieme a mi figlio.

A conclusione di una giornata perfetta, abbiamo ripreso l'ovovia che pare tuffarsi nell'Ossiacher per poi sfilarci gli scarponi, infilare le scarpe da ginnastica e godere delle ultime ore di sole. La volete sapere tutta? Abbiamo persino buttato un galleggiante in acqua con un po’ di mais nella speranza che qualche trota abboccasse. Avremmo avuto la cena pronta!

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Ma si sa, non si può avere tutto. Per farla breve non abbiamo pescato nulla di nulla.

L'avete capito perché non potevo non raccontarvi di questa favolosa vacanza? Segnatevi questi luoghi e, perché no, senza aspettare Pasqua 2019 prendete in considerazione l'ipotesi di trascorrere qui qualche giorno in occasione del ponte del 25 Aprile. La Carinzia è un luogo meraviglioso in qualsiasi stagione. Poi non ditemi che non ve lo avevo detto 🙂

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