Io e la mia famiglia troviamo sempre un pretesto per evadere dalla routine. Questa volta per colpa dell’afa e del caldo siamo stati costretti a scappare in montagna. Direzione: Austria! Appena due ore di auto per trovare ristoro tra i verdi boschi.
Non è la prima volta. Le nostre tappe spesso si ripetono, ma amiamo a tal punto questi luoghi che ci sentiamo a “casa nostra”. Ancor prima di arrivare a Bad, destinazione finale del nostro viaggio ci fermiamo a Feld am See, da “Kärnten Fisch”, un allevamento di trote ospitato in un piccolo laghetto artificiale, dove chi vuole può divertirsi pescando la propria cena. Con appena 1 euro si noleggia la canna da pesca comprensiva di esche (chicchi di mais). C’è chi trascorre l’intera giornata lì: pescatori solitari o famiglie che fanno picnic sul prato. A fine giornata si porta il pescato alla cassa, dove lo puliscono e lo pesano. Il prezzo non mi è sembrato affatto caro, ma devo anche ammettere che non conosco la quotazione delle trote salmonate e fario. Comunque noi per 5 trote abbiamo pagato poco meno di 23 Euro.
Tappa successiva, e di rito, è la caccia ai funghi e ai frutti di bosco, come le fragole che regolarmente non riusciamo a portare a casa, ma che divoriamo strada facendo. La natura è fantastica. Nei sentieri, convenzionali e non, s’incontrano sempre animali come volpi, lepri, caprioli e ogni volta è una nuova scoperta, una nuova emozione.
Per la felicità di mio figlio, una volta abbiamo costruito anche una casetta, una piccola opera di “bioedilizia” in un posto tutto speciale. A distanza di un anno siamo tornati a verificare lo stato dell’arte del nostro lavoro: be’ sappiate che è ancora lì tutta integra! Un gran bel lavoro di famiglia, direi.
Non manca ovviamente la pausa ristoro, necessaria dopo tanto girovagare nei boschi. Per evitare l’imbarazzo della scelta, questa volta optiamo per “l’usato sicuro”: Uli al Gartenrast.
Famoso per il suo polletto fritto, da queste parti, è una vera e propria istituzione. Nato nel 1927 come caffè, negli anni, dopo varie vicissitudini di famiglia, guerra e crisi, è arrivato ai giorni nostri al massimo dello splendore estetico e culinario. I più curiosi – come me – possono leggere la loro storia sul menù dove sono riportate quattro pagine dense di emozione.
Il menù proposto è ricco di pietanze, tutte elaborate a partire da materie prima di ottima qualità: verdure e aromi provengono dall’orto dietro casa, la carne e il salmone sono della zona.
Una cena fantastica, gustata su una terrazza che si affaccia sulla vallata, è il modo migliore per concludere la prima giornata, ma non il week end…
Intanto deliziatevi con gli ottimi piatti e i dessert degni del girone dei golosi… Gustosa visione!