Ero già stata all’acetaia Midolini un paio di mesi fa, ma ahimè ho finito l’aceto che avevo comprato, così mio figlio l’ha reclamato e io da brava mamma sono tornata da Midolini per ricomprarlo.
Immersa nei 35 ettari di vigne di proprietà dell’azienda, tra refosco e friulano ecco quest’acetaia che con le sue 2300 botti di legno si trova nel libro del Guinness dei primati del 1998 come l’acetaia più grande del mondo. Oltre a questo primato posso dirvi che personalmente Midolini vince il primato del miglior aceto balsamico mai provato.
È molto diverso dai comuni balsamici di Modena perché non dovendo attenersi al disciplinare, può seguire dei processi di lavorazione diversi che portano questo prodotto ad avere una bassissima acidità e sviluppare una dolcezza e vischiosità strabiliante.
Qui da 50 anni studiano e lavorano il mosto cotto cercando di valorizzare 3 concetti: il territorio, la qualità e la tradizione (legata all’innovazione).
Fu l’imprenditore Lino Midolini ad intraprendere quest’avventura. “Incominciò per gioco” mi racconta sua figlia Gloria “e da una passione è nata l’azienda di oggi che esporta questo magnifico aceto in molti paesi del nord Europa come l’Austria, la Germania, il Belgio, l’Olanda e l’Italia”.
Tre sono le proposte Midolini confezionate elegantemente in raffinate e moderne bottiglie di vetro:
Asperum V: invecchiato 5 anni composto da 70% mosto cotto e 30% aceto di vino. È perfetto per le insalate, per sfumare i piatti prima di terminare la cottura o per mantecare carne o pesce.
Asperum IV : invecchiato 15 anni, composto da 100% mosto cotto. Adatto per le carni e le verdure grigliate, per i formaggi freschi, per i preparati a base di uova, risotti, pesce sia crudo che cotto e sui dolci a cucchiaio. (producono 6.000 bottiglie l’anno)
Asperum: invecchiato 30 anni, composto da 100% mosto cotto; il suo tappo a gocce favorisce l’utilizzo centellinato su zuppe, formaggi stravecchi, dolci a cucchiaio come la bavarese cotta, fragole, torta di mele o cioccolato. (producono 1.000 bottiglie l’anno)
Gloria mi consiglia di usarlo anche come digestivo a fine pasto, un cucchiaio favorisce la digestione attraverso il suo grado acetico.
Gloria ha scritto anche un libro sull’utilizzo di questo condimento anche se lei non vuole considerarlo come tale, ma lo inserisce all’interno delle ricette come un ingrediente vero e proprio. Così sfogliando questo manuale della buona cucina ecco alternarsi magnifiche presentazioni di piatti come il tortino al cioccolato dal cuore d’aceto e fotografie del territorio del Friuli Venezia Giulia. Perché per lei, come dicevo prima, è importante portare avanti l’idea di suo padre Lino, un’idea di imprenditorialità legata al territorio.
Si può trovare l’Asperum inserito nei prodotti riconosciuti dall’ERSA come “Prodotto Tipico Friulano”.
Perciò se siete dalle parti di Udine, ricordatevi di fare questa tappa, ne rimarrete ENTUSIASTI, ne sono certa.
Vi segnalo che se non sapete cosa fare il 4 dicembre, Midolini vi ospiterà gratuitamente (dalle 10:00 alle 18:00) nella loro azienda per farvi fare una visita guidata nell’acetaia e contestualmente verrà organizzato un evento tra designer e food.
Ve lo ricordate? È simile a quello di cui vi avevo già parlato.
Ph. Andrea Zangrando