1 Luglio 2024

Atmosfere la Stüa: carne alla brace dal sapore di montagna

A Gorizia come sulle Dolomiti!

Oggi mi trovo a Gorizia, una città ricca di storia e cultura. Partendo da Piazza della Vittoria mi incammino lungo via Rastello, una delle strade più antiche e affascinanti del centro: con i suoi edifici storici mi porta in piazza Sant’Antonio, dove decido di fermarmi a mangiare al ristorante Atmosfere la Stüa.

Qui i goriziani ricorderanno senz’altro che un tempo c’era un negozio di lampade che si chiamava appunto “Atmosfere”. E sì, era dei genitori di Silvia, attuale proprietaria della nuova attività. Nel 2016, complice una vera e propria illuminazione, decide di cambiare rotta, trasformando il locale in una vinoteca-birreria. Ma non finisce qui perché due anni fa, insieme al marito Stefano, sceglie di ristrutturare nuovamente gli spazi, aggiungendo al ristorante la gastronomia.

Gli ambienti sono moderni e il dehors sorge sotto le fronde di un platano gigante. All’interno vince in netto contrasto l’aria di montagna, richiamata già dal nome “la Stüa”: tutto, dall’arredo alle pareti e ai tavoli di legno, si alterna al colore grigio che ricorda la roccia dolomitica. Bottiglie di vini francesi e del territorio accompagnano tagli di carne internazionali, esposti in celle frigorifere a vista sparse per la sala.

E a proposito di spazi, il locale accoglie due sale interne divise all’entrata, dove regine indiscusse restano il bancone e la piccola cucina (anch’essa a vista). Una sala è dedicata al ristorante, l’altra al bistrot dove poter degustare un buon bicchiere di vino abbinato ad una focaccia speciale con affettati ricercati.

Per me è ora di pranzo. Sono le primissime giornate di caldo afoso in questa estate piovosa, ergo mi accomodo all’esterno…e fuoco alle polveri! Inizio dal loro antipasto di punta che sono i fiori di zucca in tempura ripieni di formaggio al tartufo e prosciutto d’Osvaldo fuso.

Continuo con un assaggio estivo, ovvero una proposta inserita da poco nel menù che renderà felici gli appassionati delle opzioni light ma gustose. Uno spettacolare orzo biologico con fasolari, canestrelli e tartare di gamberi buono, saporito e piccantino al punto giusto.

Da amante dei risotti quale sono, non posso rinunciare ad un “assaggino” di risotto cacio e pepe (Sichuan, Cubebe e rosa) con tartufo estivo.

Ma entriamo finalmente nel regno di Stefano passione barbecue…e chi sono io per impedirgli di accendere il suo forno a carbone (tipo Josper) ed infilarci una marezzatura stravolgente della Cowboy Steak? Dopo quaranta minuti, eccola arrivare davanti ai miei occhi e alle mie papille, succulenta e caramellata alla perfezione.

Per concludere la mia giornata a Gorizia ho gustato un ottimo caffè della Torrefazione Goriziana, perfetta chiusura per un pasto luculliano. Meglio ancora se i chicchi sono lavorati da una torrefazione locale.

Ah, ve lo starete senz’altro chiedendo guardando gli scatti. Sì, è proprio lui, il vincitore di 4 Ristoranti! J

Per me è giunta l’ora di rientrare a Trieste, ma se passate da queste parti ricordatevi di fare un giretto a Gorizia e una tappa qui. Non ve ne pentirete, parola di Miss.

Ph. Luca De Angelini

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