Quest’anno gli appassionati di sport invernali non si possono di certo lamentare: la neve non è mancata e nella nostra regione, a cavallo tra Italia, Slovenia e Austria, le varie località hanno aperto tutti gli impianti, offrendo chilometri e chilometri di piste a sciatori e snowboarder.
A me piace la montagna “comoda”, quella delle giornate più lunghe di Febbraio e Marzo, e sono stata davvero fortunata a scegliere un giorno di sole, dopo una settimana di nevicate abbondanti, per organizzare una gita a Nassfeld/Pramollo. Già dal nome capirete che questo comprensorio è proprio al confine tra Austria e Italia e vi si può accedere da entrambi i versanti, da strade diverse. Dall’Italia conviene uscire a Pontebba e salire il passo, mentre dall’Austria si arriva al paesino di Nassfeld, da dove parte la moderna ovovia Millennium Express.
Oggi è una giornata fantastica, gli alberi sono ancora tutti innevati e il sole scalda, e sono in tanti ad essere accorsi su questi 110 chilometri di piste adatte a qualsiasi livello di sciata.
Vista la vicinanza a Trieste, questa è una destinazione che conosco da molti anni, ma è bello vedere come nel tempo si sono aggiunte nuove offerte per il divertimento sulla neve, apprezzate soprattutto dai bambini e addolescenti: ci sono diversi snow park, uno tutto curve paraboliche e salti (e alla fine è possibile vedere la propria foto mentre si è in azione, come a Disneyland), un altro dedicato al freeride e allo snowboard, e poi la divertente Ski Movie Race, una pista dove si gareggia in parallelo che viene registrata in video!
Ovviamente ho appezzato molto (e come me anche il mio “occhio fotografico” Andrea Zangrando) le due nuove postazioni panoramiche create per ammirare meglio queste montagne: gli Alti Tauri ed il Großglockner a Nord, le Alpi Carniche e le Dolomiti con le tre cime di Lavaredo a Ovest e le Alpi Giulie a Est. Una megacornice che con una giornata limpida come questa apre il cuore e offre il giusto contorno per gli scatti.
Scia, fotografa, condividi le foto sui social…qui s’è fatta una certa e a me è venuta una fame! Di rifugi ce ne sono in abbondanza e ne scelgo uno sulle piste, dove le pesone pranzano in maniche corte spaparanzate al sole sulla terrazza affacciata alla valle. E’ il ristorante Plattner, dove vengono servite pietanze tipicamente carinziane. Iniziamo con un bel tagliere di affettati, con speck, salamino di cervo, burro e formaggio di malga e, per non farsi mancare nulla, della saporitissima sasaka. La conoscete? E’ un impasto cremoso fatto con lardo e pancetta di suino, cipolla e spezie ed è un cibo tipico di queste zone. Perfetta se abbinata al pane nero di segale, nella vicina Val Canale è soprannominata “la merenda del boscaiolo”, mentre gli austriaci la chiamano Verhackertes (ma se chiedete sasaka sapranno di cosa parlate!).
Qui si possono gustare i famosi Kärntner Nudel, dei ravioloni ripieni di patate, ricotta ed erbette, o il Gulasch accompagnato dai canederli di pane, o la trota salmonata (che assieme al lucio perca è uno dei piatti di pesce più tipici della cucina carinziana), o la classica e intamontabile Wienerschnitzel con marmellata di ribes rosso. La tradizione è ripresa anche da alcuni dettagli dell’arredamento che rendono l’ambiente accogliente e ti fanno sentire coccolato.
Non dobbiamo però fermarci troppo e assaggiare troppe specialità, o non riusciremo a finire tutte le piste: 30 impianti non sono pochi e vogliamo sfruttare appieno questa gita giornaliera!
Per chi non ama le discese ma preferisce lo sci di fondo, ci sono ben 80 chilometri di piste che vanno da 600 a 1500 metri dedicate agli esperti e non, che potranno ammirare paradisi della neve come la Panoramaloipe.
Ma anche pattinaggio, slittino, arrampicate sul ghiaccio e passeggiate con le ciaspole: siamo proprio fortunati ad avere tutta questa scelta così vicino a casa.
Una volta di più ho voglia di dire: “I love my Mitteleuropa!”