21 Dicembre 2015

Alcuni consigli per preparare la vostra tavola per le feste

Parola d’ordine “Spending review”. A volte basta poco per far bella figura.

Una delle regole non scritte della mia vita è cercare di presentarsi bene spendendo poco. Questo principio, che utilizzo spesso nel my style , l’ho applicato anche nell’allestimento della tavola per il pranzo di Natale di MissClaire . Una tavola tradizionale, classica, ma arricchita con dettagli vintage. Chi è amante del genere troverà la soluzione che cercava, chi invece predilige il moderno, il minimal o l’etnico potrà trovare – spero – qualche utile spunto. Ma andiamo per ordine.

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I colori. La tavola dev’essere in sintonia con i colori dell’ambiente, un tutt’uno con quello che ci circonda. Per la tavola MissClaire ho scelto colori chiari, in linea con i toni naturali dell’arredamento.

Le tovaglie. Ne ho utilizzate tre poiché non avevo una tovaglia tanto lunga da coprire tutta la lunghezza del tavolo al massimo della sua estensione. Ne ho sovrapposte due bianche (che ho ereditato da mia nonna) e per coprire il punto di unione vi ho adagiato sopra una bellissima tovaglietta da thè di lino con i bordi di pizzo al tombolo (comprato a un mercatino per 15.00 Euro).

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I piatti. Ho scelto di usare quelli di Wedgwood, meravigliosa porcellana inglese color latte, appartenenti a un servizio da 12 stampo “principesco” (perché hanno 113 pezzi in tutto tra vassoi, zuppiere, ecc…) che ho comprato da un privato, facendo quello che definisco il mio miglior acquisto dell’anno: 130.00 Euro per il servizio completo.

Le posate. Rigorosamente d’argento sono un regalo della mamma per il mio matrimonio. Sono disegnate da Henning Koppel e prodotte da Georg Jensen Solv. Attuali, dal design contemporaneo nonostante siano del 1957… ma i Danesi si sa che sono sempre stati all’avanguardia.

I bicchieri. Sono tra gli “accessori” di maggiore impatto visivo: i buoni e vecchi bicchieri di cristallo conservano sempre un fascino regale. Ne avevo trovati alcuni a casa di nonna, che ahimè era nota per essere una specialista nella distruzione dei servizi, quindi sono riuscita a recuperare solo alcuni pezzi ben mescolati tra di loro: un bicchiere piccolo da vino, tre grandi d’acqua e cinque da grappa… insomma i sopravvissuti alla “disfatta di Caporetto”. Per avere un servizio completo mi è bastato bazzicare per mercatini dove ho trovato un mega servizio da una cinquantina di bicchieri con il prezzo d’acquisto che oscillava tra 1 euro e 2 euro a calice. Così con un prezzo più basso dell’Ikea ho creato un servizio scompagnato, ma di grande effetto.

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Le decorazioni. Sulla mia tavola non mancano mai fiori. Io mi affido ad Ada, fioraia dalle mai d’oro. Mi fido a tal punto di lei e del suo gusto che spesso le lascio piena libertà nella scelta dei fiori e delle composizione. Ada è un vero genio creativo. Il mio consiglio in questo caso è quello di rivolgervi al vostro fioraio di fiducia e provare a chiedergli se ha qualche “avanzo” di fiori (ne hanno sempre qualcuno un po’ mal ridotto che non mettono in vendita). Così, avrete anche voi una decorazione floreale adatta alla vostra tavola (io da Ada faccio proprio così, e vi assicuro che l’effetto è garantito).

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Insomma per allestire una bella tavola a volte bastano estro, curiosità e buon gusto. A questo punto non mi resa che augurare a tutti buone Feste!

Photo : Andrea Zangrando

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