27 Marzo 2024

Tra borghi e natura: il cammino autentico della Carnia

Scopriamo antichi sentieri, l’enogastronomia locale e l’unicità dell’Albergo diffuso di Comeglians

Ed eccoci arrivati alla conclusione del mio racconto invernale della Carnia. Siamo alla quinta uscita e come il buon Pollicino vi lascio qui le tracce dei miei precedenti racconti (uno, due, tre e quattro).

Oggi vi porto a Comeglians, paesino che sicuramente molti di voi avranno passato per andare a Sappada o in Val Pusteria, subito dopo Ovaro: si percorre la statale e si arriva a proprio qui. La prima tappa è il check-in all’Albergo diffuso di Comeglians:il concept è lo stesso che vi ho descritto qualche articolo fa, ovvero antiche case dallo stile tipicamente rurale, vecchie cascine e stalle restaurate per offrire agli ospiti un'accogliente permanenza da vivere come veri locals! La reception si trova in un piccolo borgo, Maranzanis, ed è già amore a prima vista!

L'Albergo Diffuso Comeglians si divide tra le incantevoli località di Comeglians, Ravascletto e Rigolato, i borghi più belli della montagna carnica, e a brevissima distanza dalle piste da sci del Monte Zoncolan.

In dieci minuti raggiungo il mio appartamento a casa di Paola, a Vuezzis, un borghetto della frazione di Rigolato dove vivono solo dodici abitanti. Lo stabile risale al 1893 ed è stato ristrutturato con amore preservando le travi originali di legno e la pietra: accoglie due appartamenti che sono collegati da una porta e possono diventare una casa vacanze unica. Ognuno dispone di quattro letti, un bagno, cucina e spazio living! La colazione, che ve lo dico a fare, è come sempre super. Ogni albergo diffuso che si rispetti presta grande attenzione nel servire prodotti tipici, che troverete direttamente nel vostro appartamento.

Ma le lancette corrono e si è fatta ora di pranzo: dove andiamo a Comeglians? All’Albergo alle Alpi, ovviamente,che possiede un ottimo ristorante con la conduzione in cucina dell’egregio chef Carlo! Un fogolar scalderà lo spirito, mentre il vostro palato resterà soddisfatto all’arrivo della bresaola di filetto di cervo con cappuccio e mela, del cannolo di frico con formadi frant, ricotta e radicchio di Treviso. Il piatto che NON dovete perdervi qui è il salame cotto nell’aceto, il più buono mai mangiato! Non saranno da meno la guancetta di manzo con polenta e frico, la brovada nostrana e i primi di cjarsons dolci e salati, gli gnocchi di zucca e i canederli. Un viaggio intenso in pieno stile carnico.

Ma a Comeglians non c’è solo questo. Qui troverete anche una super artigiana, l’unica in Italia nel suo genere perché detiene il primato di hand-tufting (dall’inglese tuft, letteralmente ciuffo, è l’arte di creare tappeti morbidi inserendo dei ciuffi di filato in un sopporto di tessuto). Lei è Silvia Di Piazza e quindici anni fa si lancia in questa nuova attività lasciando il vecchio impiego: i tappeti taftati diventano così la sua espressione creativa. Qui riproduce foto di famiglia, disegni, opere d’arte come quadri o sviluppa progetti in collaborazione con designer ed architetti.

E se vorrete cimentarvi nella creazione del vostro tappeto, ecco un corso di cinque giorni per realizzarne uno di due metri quadrati con il vostro personale disegno e progetto individuale! Massimo due persone alla volta per apprendere questa tecnica: pensate che qui arrivano da tutta Italia per vivere questa esperienza.

Io me ne sono letteralmente innamorata, una vera espressione del made in Carnia.

Siamo in montagna, non dimentichiamocelo, dunque rimettiamoci nelle mani di Visit Zoncolan per scoprire cosa fare da queste parti. Io, per ben quindici euro, ho optato per una passeggiata insieme a Lorenzo (sopraffina guida naturalistica), che mi farà percorrere un anello adatto a tutte le età (famiglie comprese) con partenza dalla reception dell’Albergo diffuso di Comeglians, passando per Clavais. Boschi, viste aperte sulle Alpi Carniche, borghi e racconti: il tempo passa davvero velocemente.

Non smetterò mai di ripetervi che se venite in Carnia la vostra Bibbia deve essere Visit Zoncolan. Non dimenticatevelo.

E siamo alla sera, l’ora della cena è giunta e voglio dunque sperimentare qualcosa di nuovo. La scelta cade sull’Albergo Aplis di Ovaro. Qui nell’estate del 2023 è cambiata la gestione, e in cucina ora c’è un esperto chef che, dopo aver girato il mondo, è ritornato tra le sue montagne. Il mio lauto pasto è iniziato con una tartina di prosciutto crudo San Daniele davvero deliziosa. Ho proseguito con i miei amati cjarsons, che qui sono un po' dolci e un po’ salati…mi hanno completamente conquistata, al loro interno c’erano l’uvetta e il cioccolato con un’aggiunta di ricotta ed erbette. A seguire il piatto della “delizia dello chef” con frico, salsiccia, funghi porcini, cappuccio con ciccioli, montasio e polenta. Divino. A chiusura di sipario un dolce strudel alle mele e via rotolare nel letto per una bella dormita.

Il giorno successivo l’esperienza è proseguita salendo a Ravascletto dove, prima di iniziare qualsiasi attività, vi segnalo Morassi Sport:qui troverete non solo il noleggio di sci e scarponi (in una veste tutta nuova e tecnologica che prevede un check-in digitale e automatizzato), ma pure di sci tecnici e di nicchia, oltre ad attrezzature di rilievo. Inoltre, la stanza degli scarponi è stata creata volutamente separata per non rischiare di intaccare l’ambiente con cattivi odori J Per chi volesse c’è persino la possibilità di noleggiare anche un proprio stipetto (riscaldato), da aprire direttamente con lo skipass.

Nella parte restaurata del noleggio si trovano anche diversi macchinari per la sciolina e le lamine. Proprio qui ne ho visto uno per la primissima volta (ce ne sono solo un paio in regione), che permette in soli quindici minuti di avere sci come nuovi. Pazzesco. Ah, per la sciolina utilizzano un macchinario a laser che garantisce la perfezione del lavoro.

Ma non voglio ammorbarvi con aspetti troppo tecnici. Per chi è appassionato di bici, qui d’estate potrete noleggiarne una elettrica…Morassi, buono a sapersi, veste inoltre tutti con brand ricercati e di alta gamma. Dai caschi alle mascherine passando per pedule, giacconi e tute da sci, qui potrete rifarvi l’outfit a meraviglia!

In conclusione, visto che ci troviamo a Ravascletto, chiudiamo questa quinta e ultima puntata del mio viaggio in Carnia all’Hotel Bellavista per un pranzo con i fiocchi. Allacciate quindi le cinture di sicurezza perché prenderemo la macchina del tempo, alla ricerca di antichi sapori perduti…Parto dal piatto che NON dovete perdervi, ovvero le costine di maiale cotte in un brodo di polenta, davvero peccaminose.

A dare il la è stato però l’immancabile toc’ in braide che qui è davvero perfetto, come piace a me: polentina morbida di farina di mais e formaggio. Troverete ad attendervi anche i blecs al grano saraceno con ragù di selvaggina e un super gnocco di pane. E i cjarsons? Fatti seguendo un’antica ricetta, sono dolci e vengono accompagnati al ramandolo. Segue poi un piatto moderno ed eccellente, un tortello con la pasta di mirtilli che racchiude all’interno formadi frant, salsa al vino rosso e una crema di pere. Sublime. Da premio la lombatina di cervo cotta a bassa temperatura con uno zoccoletto di cavolo cappuccio stufato e il suo fondo. Mi rapisce poi un tortino al cioccolato delizioso e godurioso.

E con il sapore del cioccolato ancora in bocca il mio viaggio in Carnia con Visit Zoncolan giunge al termine. Abbiamo macinato chilometri, scoperto borghi incantevoli, mangiato cibi deliziosi e assaporato la vera essenza di questi luoghi autentici. Mi congedo da voi con la speranza di avervi incuriositi e con una raccomandazione: ricordatevi che la Carnia è bella sempre, in autunno, primavera, estate e inverno.

Non ponetevi limiti.

Arrivederci amici!

Chiara

Ph. Michele Grimaz

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