Se è vero che non c’è mai due senza tre, non posso proprio non tornare a parlarvi della splendida Carnia. Lunedì vi ho pubblicato un pezzo su Sauris (e, ancora prima, un piccolo vademecum con le quattro mete da non perdere in questa terra); oggi voglio invece portarvi a spasso tra itinerari perfetti per il trekking, parchi, laghi e sentieri naturalistici.
Siete pronti per viaggiare con me? Seguitemi 🙂
- Escursioni per tutti i gusti
Che siate amanti delle camminate lente o del trekking, la Carnia con le sue montagne offre percorsi fantastici a stretto contatto con la natura…vediamone qualcuno!
Uno degli itinerari che mi sento di consigliarvi è quello che va da Lenzone ad Arta Terme, un percorso che attraversa – in parte su sentiero – la Val Degano e quella del But, toccando inoltre le malghe che poggiano sulle pendici del monte Arvenis. Dal fondovalle a millecinquecento metri camminerete all’interno di incantevoli boschi per poi passare ai pascoli alpini che offrono scorci pittoreschi sulle vallate sottostanti. Il sentiero, ci tengo a dirvelo, è ideale per escursionisti ben allenati.
Se vi siete affacciati da poco sul mondo del trekking il sentiero delle pianelle può fare al caso vostro; si parte da Sauris di Sopra e si scende seguendo la strada indicata dal segnavia del CAI 209, perdendo lentamente quota. Una volta passato il torrente Lumiei l’itinerario inizia nuovamente a salire verso il Lago Mediana e Casera Mediana. Dalla malga, sempre proseguendo sul sentiero CAI 209 direzione Forca di Tragonia, scenderete verso l’omonima casera; la vostra destinazione finale è Vico di Forni di Sopra.
Affascinante è pure il Pian delle Streghe (citato persino da Carducci), un luogo avvolto da leggende e misteri; si parte a metà strada tra Cercivento di Sotto e Cercivento di Sopra imboccando la strada che si separa dalla statale, procedendo in direzione Monte Tenchia. Lasciata l’auto nei pressi del Pian delle Streghe (ci troviamo a circa 1454 metri), dove il pendio si fa meno ripido si possono ammirare stupendi panorami. Proseguite sulla strada sterrata o sul sentiero CAI 154 fino a raggiungere la vetta del Tenchia.
…lo so, vi ho incuriositi parecchio. Ebbene, il Pian delle Streghe deve il suo nome a una leggenda che narra che proprio qui si tenessero gli incontri segreti tra le streghe locali e quelle nordiche. Sui passi delle loro danze si dice che sbocciassero i cerchi concentrici dei fiori di aglio orsino…
Se desiderate conoscere altri itinerari carnici, ecco qui un link che fa per voi
- La meraviglia del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane
La Carnia è immersa nella natura. Anzi, ne è proprio un vero concentrato! Pensate che dal 2009 il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Il paesaggio è quello tipico delle Prealpi Orientali, caratterizzato dalla cornice delle Dolomiti e da vallate lunghe e strette; un posto perfetto per camminate lente, trekking ed escursioni naturalistiche, collegato da un’ottima rete di sentieri e strutture d’appoggio.
Quest’area è assolutamente priva di centri abitati, dunque altamente “selvatica”; qui è infatti possibile imbattersi in caprioli, cervi, stambecchi, camosci, marmotte e aquile reali.
Ma quello delle Dolomiti Friulane non è l’unico parco presente sul territorio!
Per scoprirli tutti cliccate qui
- Specchi d’acqua incantevoli
Non voglio ripetermi, dunque cercherò di portarvi per mano alla scoperta dei laghi per me più belli della Carnia.
Tralasciando quelli di Cavazzo e Bordaglia (ve ne ho parlato più volte), il primo specchio d’acqua che voglio nominare è quello di Volaia; nello specifico si tratta di uno stupendo laghetto alpino circondato dal classico paesaggio di montagna. Una particolarità? Ai due lati opposti del lago potrete scorgere due rifugi: quello austriaco e quello italiano.
Altra perla è il lago di Sauris, uno specchio verde ottenuto dallo sbarramento del torrente Lumiei; si trova sulla strada che porta da Ampezzo a Sauris, più precisamente a Màina. Qui in estate è possibile pescare e andare in canoa.
Meraviglioso è pure il lago di Verzegnis, uno specchio d’acqua artificiale che poggia sul cuore di una stupenda vallata. Ci troviamo nei pressi della frazione di Chiachis, a circa cinquecento metri di altezza. Anche qui oltre a godere di un po’ di sana frescura, in alcuni periodi dell’anno è consentita la pesca.
E con queste tre chicche possiamo chiudere il sipario. Non so voi ma io ho nuovamente voglia di preparare la valigia e tornare in questo magico luogo. Che dite, organizziamo? 🙂
Alla prossima avventura amici!