14 Dicembre 2015

Ultime novità (anche in chiave triestina) da Londra

Racconto della mia ultima incursione nella capitale britannica

Lo so, solitamente mi concentro sui racconti che riguardano Trieste e dintorni, ma dovete sapere che una volta all’anno cerco di fare una breve fuga nella mia città preferita, Londra. Così oggi vi racconterò di questa mia ultima esperienza, come sempre alla ricerca di posti nuovi e tendenze cool.

Il mio istinto mi porta sempre nei mercatini (che io tanto amo!), e anche stavolta non ho mancato l’Old Spitalfields Market, a due passi dal mio hotel  e che avevo già visitato la volta scorsa. E’ sempre piacevole passare tra le numerose bancarelle perché si trova ogni volta qualche cosa di diverso che ti sorprende. Questa volta chi mi ha letteralmente rapito sono i quadri di Ching Piau Khoo, tele dipinte secondo la tecnica cinese con un tratti e colori talmente delicati da essere impalpabili. La natura viene vista in chiave moderna ma con tracce della tradizione, proprio lo stile che piace a me e…. Guardante un po’ qui se non è uno spettacolo!

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Agli Old Spitalfields si vedono tante cose interessanti, dall’abbigliamento vintage, ai complementi d’arredo di modernariato, all’abbigliamento hand made e tanto altro, ma in assoluto Ching Piau Khoo, per me rimane in cima alla classifica! Se passate di lì, lo trovate i sabati e le domeniche e se vi piacciono le sue opere potete scrivergli una e-mail (piauart@gmail.com); non lo troverete nei soliti canali social, perché lui non ama essere “virtuale” ma dice che le sue opere si possono godere ed apprezzare solo dal vivo!

Finito un giro approfondito di questo mercatino, corro al più famoso e grande di Londra : Camden Town! Qui il brulicare di persone ti sovrasta, la moltitudine di bancarelle e negozi ti ubriacano. Passato in rassegna velocemente (purtroppo il tempo a disposizione era pochissimo), ho ammirato anche qui alcuni negozi di vintage, design auto-prodotto e molti negozietti di pelle che proponevano delle borse e cinture artigianali veramente belle!

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Sul podio, personalmente metterei “Camden Watch Company”, orologi disegnati da designers di Londra, studiati nei loro dettagli proprio a Camden, ma prodotti all’estero.

Divertenti e giovani, riprendono lo stile vintage ma in chiave cool contemporanea, grazie anche alla particolarità dei cinturini di tessuto colorati che alleggeriscono i quadranti. Bellissimo marchio a prezzi concorrenziali, di sicuro impatto! A breve questo nuovo brand presenterà anche una linea di zaini (che al momento sono ancora prototipi).

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Insomma come al solito “corri corri” e m’è venuta fame, ma io non voglio fermarmi a Camden , mi dirigo verso il cuore pulsante dello shopping londinese, a due passi da Oxford Street c’è Beker Street, destinazione: MOO!

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Vi chiederete perché tanta strada per andare da MOO: perché lì fanno i migliori pasticci di tutta Londra e perché sono fatti da ragazzi triestini 🙂

Ci sta tutta la sosta a salutare dei miei conterranei che da un anno hanno deciso di portare un po’ della nostra città nella grande ed affollata Londra.

Così in questa via enorme, tra palazzi che ospitano prevalentemente uffici, nella giungla dei colossi dei grandi marchi ecco che vedo spuntare un’insegna a bandiera col faccione di una mucca e la scritta MOO!

Qui Luca Antonini e Mauro Nadlisek, triestini di nascita, a febbraio 2015 hanno aperto le porte di un piccolo e grazioso street food in chiave italiana/triestina/londinese.

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Una fusion di grande successo, il locale soprattutto a pranzo è preso d’assalto per le specialità della casa: lasagne, il piatto più gettonato, realizzate in diverse varianti carne-pesce-veg, parmigiana e per finire in bellezza coi classici, il tiramisù e le panne cotte. Moo dalle 7.00 del mattino alle 18.00 soddisfa i palati dei londinesi e degli italiani che hanno nostalgia dei sapori autentici di casa nostra.

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Tante altre sarebbero le cose da raccontarvi, ma il tempo stringe e devo tornare a dedicarmi alle mie “zone di competenza” vicino a casa, nella mia amata regione dell’Alpe Adria. Arrivederci alla prossima volta, Londra!

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