Eccomi qui in quella che da tempo viene chiamata “La perla dell’Adriatico”, è così che mi trovo nella magnifica cittadina della Regione Litoraneo- montana: Abbazia.
Appena arrivata mi catapulto fuori dall’hotel alla conquista di questa meta, incomincio subito dal centro, attraversando uno slendido Parco alle spalle dell’Hotel Bevanda dove soggiorno.
Il Parco, dove sorge l’edificio di Villa Angiolina che ha segnato l’inizio del turismo nello sviluppo storico d’Abbazia. Prima della costruzione della Villa nel 1844 (in realtà la villa fu costruita sulle mura di un vecchio edificio, propieta` del barone Haller von Hallerstein). Abbazia era un’insediamento relativamente grande con all’incirca 120 case, raggruppate per lo più sul terreno distante dal mare e dalla costa.
L’insediamento era principalmente orientato sulla pesca e sulle attivita` marinaie. Infatti da qui si arriva ad un piccolo porticciolo che si affaccia sulla baia dove si scorgono delle bellissime barchette di legno dei leggendari barcaroli.
All’inizio i barcaroli lavoravano solo con il trasporto delle merci e via via, incominciarono a trasportare anche i passeggeri, dapprima a remi e poi a motore. Ancora oggi, si può godere di un servizio che ti porta in giro per la costa e per le isole con i “Taxi boat” , un’evoluzione della tradizione abbaziana.
Camminando nel parco scorgo un lungo muro, dove in maniera un pò disomogenea trovo dei murales di Anja Ferencic ’11 che con una bellissima tecnica, ma con una miscellanea a me incomprensibile, perchè ritrae da Louis Lumiere a Gustav Mahler, a Robert De Niro, Zucchero Fornaciari, e poi m’illumino alla vista di James Joyce e m’inchino a sua maestà il Kaiser l’Imperatore Franz Joseph!
E con il Franz, decido di incamminarmi lungo la passeggiata del Lungomare da Volosko a Lovran, che oggi porta il nome dell’imperatore Francesco Giuseppe I. Questo magnifico percorso, fu costruito nel periodo d’oro di Opatija come luogo di cura: la parte settentrionale, da Volosko a Opatija, fu terminata nel 1889, l’anno in cui Opatija fu proclamata luogo di cura climatico.
La tappa meridionale, che collega Opatija a Lovran,fu conclusa nel 1911.
Qui ogni angolo è una sosta, la fotocamera del mio cellulare è continuamente accesa, 3 passi e uno scatto, prima guardando dritta e poi girandomi a 180° per non perder la vista alle mie spalle qualche angolo nascosto.
La cosa che mi ha maggiormente colpita ad Opatija, sono gli edifici, uno spettacolo archittetonico continuo, maestosi ed imponenti, rispecchiano proprio la loro storia!
Guardate un pò anche voi tra stili architettonici come il liberty o il neoclassico è un continuo passeggiare con il naso all’insù …
Questi palazzoni oggi sono adibiti ad Hotel e così che ti rendi conto di quanto e come è cresciuta questa città.
Quello che non ho incrociato lungo la mia passeggiata sono negozi di artigianato locale (che come sapete io apprezzo molto), ho incrociato nel mio sguardo solo negozi di marchi conosciuti, ma nulla di altamente “artistico”!
Ora è arrivato il momento di pianificare la prossima evasione, così un arrivederci a tutti alla prossima scoperta!
Ph. Andrea Zangrando
Cara signora, vorrei farle notare che Abbazia, come pure Volosca e Laurana non si trovano in Dalmazia, bensì in Istria, cosa che è appurabile già solo dando una veloce occhiata ad una qualsiasi carta geografica.
Buongiorno Sig. Bozanic, effettivamente l’errore c’è perchè Opatija non si trova in Dalmazia (ora correggerò subito), ma purtroppo non si trova nemmeno in Istria, bensì nella Regione Litoraneo-montana (in croato Primorsko-goranska županija) è una regione della Croazia nord-occidentale, che corrisponde in parte al territorio della Liburnia e del Quarnaro o Quarnero, detto anche Carnaro. La Regione confina con la Regione istriana ad ovest, con la Slovenia a nord e con la Regione di Karlovac e quella della Lika a ovest!