20 Novembre 2023

San Daniele del Friuli: un piccolo tour

Tra artigianato ed enogastronomia, ecco la mia esperienza

È la prima volta che vi parlo di San Daniele del Friuli. Io ci sono già stata in passato, ma oggi ho deciso di mettermi al pc e raccontarvi la mia personalissima esperienza, sperando che questo itinerario possa tornarvi utile. Pronti? Non perdiamoci in mille chiacchiere.

Inizio col botto. Vi consiglio infatti di regalarvi una passeggiata per le vie della città accompagnandola con un piccolo conetto di praline di Adelia di Fant. Circa quindici anni fa, quando lavoravo ancora nel mondo del caffè, ero stata ospite di Adelia, mia cliente, e ho ben impresso nelle narici il profumo di cioccolato che domina il suo regno.

Ritornare qui dopo tanti anni e vedere che passi da gigante ha fatto…beh, non ha prezzo: oggi al suo fianco c’è una bella squadra di giovani, che si dividono tra il laboratorio, il confezionamento ed il negozio vero e proprio. Insomma, non un banale laboratorio di cioccolato.

Entrando in questa piccola boutique del gusto vi sembrerà di varcare la soglia di un sogno. Un sogno che qualsiasi bambino ha fatto almeno una volta nella vita! Benvenuti nel mondo delle praline: davanti a voi un bancone pieno zeppo di decine di tipologie di cioccolatini variopinti e dai sapori più disparati, tavolette di cioccolato di varia provenienza, creme spalmabili (dalla classica alla nocciola, al pistacchio, al limone e con grappa stravecchia) e ancora liquori e distillati.

La storia di Adelia nasce negli anni Ottanta, proprio a partire dai distillati. Distillati che ancora oggi propone declinandoli in grappe e liquori, dalle tipiche friulane a quelle con erbe officinali, dalla frutta sotto spirito ai liquori cremosi. Insomma, ogni bontà possibile ed inimmaginabile. E poi arriva lui, anzi lei. La passione per il cioccolato, con le prime praline alla grappa. Ecco dove tutto è iniziato. Oggi Adelia offre diverse selezioni di cioccolatini artigianali con i migliori cioccolati cru e grand cru, frutta secca, tavolette di cioccolato con fiori o frutta, creme spalmabili, frutta candita, preparati per cioccolata calde e zuccheri aromatizzati.

Lo ripetiamo assieme? Tutto rigorosamente artigianale.

La materia prima è ricercata e di prima qualità; il legame con il territorio è talmente forte che Adelia fa parte del progetto Io sono FVG (che, specificatamente per il cioccolato, prevede che il 40% degli ingredienti sia di provenienza della Regione!).

No, non siete mai troppo lontani dalla bontà. E se mai lo foste, qui lo shop online da cui poter scegliere qualche leccornia e riceverla direttamente a casa.

A due passi da Adelia, camminando lungo i portici del centro, si arriva allo storico arco progettato dal Palladio nel XVI e soprannominato dai friulani Portonat. Ed è proprio questo il nome che prende l’elegante osteria dove mi fermo per una sosta: signore e signori, ecco a voi l’Osteria al Portonat.

Alessandra mi accoglie nel suo ristorante, dove già dalla scelta dell’illuminazione comprendo la cura del dettaglio: una luce calda e soffusa illumina il verde, colore predominante del locale. Le pareti accolgono una mostra di quadri temporanea, che periodicamente ospita diversi artisti; le tovaglie in cotone tessuto vichy bianco e verde danno un tocco di “osteria bon ton” quale effettivamente è. Rimango poi incantata dalle decorazioni floreali, e Alessandra mi presenta Franco Fontanel, “sognatore e decoratore floreale” di San Martino al Tagliamento che, con la sua delicatezza, arricchisce l’ambiente con semplice ma ricercata armonia.

Così, alla stessa maniera e con lo stesso fil vert (non rouge!), Alessandra mi presenta anche la sua cucina che accoglie i sapori del territorio, offrendo una selezione di prosciutti di San Daniele di Morgante, affettati più sottili di una carta velina. Il che, lasciatemelo dire, mi piace assai.

Per raggiungere la perfezione nel taglio c’è una regina in sala, la Bentley delle macchine affettatrici, un hand-made in FVG prodotta artigianalmente da Snaidero Mirco, gioiello di Mels (Udine).

Non solo prosciutto qui a San Daniele del Friuli, ma anche trota! Ebbene sì, vi avevo già parlato degli allevamenti e della super qualità di Friultrota. Qui al Portonat potrete assaporare questo delizioso pesciolino come antipasto, con i profumi dell’affumicatura, oppure con un orzotto e verdurine. Sublime.

Il prosciutto, invece, lo potete accompagnare ai sottoli dell’azienda Demetra, ai nodini di mozzarella oppure ai tagliolini per un primo saporito e dal gusto autentico. Provare per credere!

Continuando l’esplorazione di San Daniele, camminando verso la piazza principale su via Garibaldi, passata la Chiesa di Sant’Antonio (vi invito ad infilarci il naso perché merita), arriviamo al civico numero 11 dove, fino alla fine di dicembre, troverete un temporary shop dedicato all’artigianato e gestito da Alda Rita, anche lei artigiana e conosciuta per i suoi angeli di Oca Bianca ed Altre Storie.

Alt. Prima di raccontarvi la sua bellissima storia, vorrei fare una piccola panoramica su questo negozio che non raccoglie solo i lavori di artigiani del Friuli Venezia Giulia, ma abbraccia un’etica ben precisa: non semplici oggetti, ma creazioni in grado di raccontare una storia e trasmettere un’emozione intensa.

I corsetti di Cristina, che si ispira alla tradizione friulana, gli spolverini e le camicie del progetto “mani vive”: tre ragazze che insieme hanno creato una capsule collection recuperando tessuti di fine lavorazione, impreziositi dai bottoni di Laura Piani. E che dire dei libri di luce ideati e realizzati da Alda Rita insieme a Sarolta Szulyovszky, illustratrice ungherese che vive a San Daniele da 26 anni. Pazzeschi. Assieme hanno creato questa fiaba illustrata e stampata su pannelli di legno che, assemblati insieme, si trasformano in una lampada. E per chiudere, anche qui troverete un allestimento floreale fatto di luppolo (davvero singolare) e firmato da Romantico (di cui vi ho parlato prima).

Ma ora entriamo nel vivo del lavoro di Alda Rita, iniziato ben 25 anni fa e che festeggia il suo angelo numero 220mila. Alda Rita, laureata in lingue, diventa traduttrice: dopo una malattia che la porta a fermarsi per un anno intero, con il supporto di un’amica dà vita al suo primo angelo, dal ricordo di una creazione della nonna (che, a suo tempo, intrecciava lo scus, alias le foglie secche della pannocchia di mais). È una vera e propria rinascita; inizia così a ritagliare queste figure dal compensato e pian pianino, recuperando quello che aveva imparato negli anni precedenti, partecipa alle fiere internazionali, arrivando oggi ad avere quattro collezioni all’anno e a distribuirle in oltre 200 negozi in Italia. Il suo laboratorio ospita sei donne, tra micro-sarte, grafiche e lei stessa che progetta e decora manualmente le sue creazioni.

Gli angeli non rappresentano solamente un mondo fiabesco ed impalpabile, ma possono essere personalizzati, tant’è vero che quando vi ho presentato Alda Rita nelle mie stories sui social molti di voi mi hanno scritto dicendomi di possedere uno di questi angeli. Le più fortunate mi hanno detto di averne ricevuto in regalo uno che le rappresenta, dal colore dei capelli o degli occhi e così via.

Ad ogni angelo è in oltre legata una frase o una poesia.

Ma l’Oca Bianca è anche molto, molto altro. Alda Rita tra le sue tante passioni conserva anche quella per le pietre dure, che assembla in deliziosi bijoux. Gli orecchini sono spesso asimmetrici, perché rappresentano la nostra realtà che è mezza in luce e mezza in ombra e la nostra metà maschile e femminile; le pietre possono anche essere scambiate e potrete persino acquistare gli orecchini non a coppia, ma a gruppi di tre. Non convenzionale.

 

Alda Rita è profonda, sensibile, delicata e starei a chiacchierare con lei ore ed ore. Sì, potrei pure riportarvi qui tutto ciò di cui abbiamo parlato, vero, ma non sarebbe lo stesso. No, dovete andare a trovarla. Non ci sono scuse.

E con questa massima chiudo il mio viaggio a San Daniele del Friuli.

Ah, se avete ancora un po' di tempo e volete fare una passeggiata nella natura, o semplicemente ammirare un paesaggio che al tramonto si trasforma in fiaba, a sette minuti di macchina c’è il Lago di Ragogna. Nelle sue acque placide si riflettono le Alpi Carniche con dei colori mozzafiato.

Non mi resta che augurarvi buona scoperta!

Foto Michele Grimaz

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