C’eravamo lasciati alla fine di un entusiasmante tour in bici, un’escursione tra terra e mare nel mezzo della natura incontaminata…
Ma il mio viaggio alla scoperta della Sicilia non è finito. Ci sono ancora tanti luoghi da conoscere (e raccontare) e deliziosi sapori da cui lasciarmi sedurre. Come quelli gustati a Scicli al ristorante “Al Galù”, dove la nostra tavola è stata letteralmente “invasa” da un tripudio di piatti di pesce e leccornie di ogni tipo, una vera e propria esplosione di sapori, una festa per le nostre papille gustative. Purtroppo le foto, a causa della poca luce nell’interno del locale, non rendono giustizia alle pietanze…
Luce decisamente migliore – per ovvie ragioni – a “Gli Aromi”,vivaio ubicato in Contrada Santa Rosalia a Scicli. Ad accoglierci Enrico Russino, uno dei pilastri dell’azienda, che con il suo fare da showman, ci ha guidato in un percorso nelle serre, dove soggiornano 150 diverse varietà di piante aromatiche appartenenti in buona parte alla costa del sud-est siciliano.
Sfregare le foglie di queste magnifiche piante aromatiche per sentirne il profumo è stata un’esperienza inebriante. Sorprendersi non solo per la varietà, ma anche per l’intensità e la particolarità di ogni singola essenza, come quella del geranio al gusto d’arancia… è stato a dir poco incredibile!
Non solo odori, ma anche sapori… e sì perché anche “Agli Aromi” abbiamo avuto modo di assaggiare i prodotti dell’azienda. Ho mangiato per la prima volta nella mia vita la salvia in pastella: buonissima! E pensare che io l’ho sempre solo usato con il burro!
Sapevate che il centro storico di Scicli dal 2002 è Patrimonio Mondiale dell’Umanità (Unesco)? Neanch’io prima di visitarlo, ma devo dire – per quel che vale il mio modesto giudizio – che è tutto meritato. È un piccolo e prezioso gioiello barocco.
Quando si pensa alla Sicilia e ai suoi dolci è inevitabile parlare di cannoli, cassatine o pasta di mandarle. Quasi nessuno pensa al cioccolato… eppure a Modica c’è addirittura un museo dedicato a questa delizia dove si possono ammirare sculture fatte interamente di cacao.
Dopo il museo gironzolando per il centro ho sentito il richiamo di MissClaire… e così, con una scusa non molto nobile, mi sono allontanata dal gruppo per un po’ per immergermi in una delle mie tante passioni… lo SFILATO SICILIANO, una tecnica di ricamo che si usa sfilando (come dice la parola stessa) un tessuto, per farlo diventare una rete. Da qui viene ricamata eseguendo un motivo prestabilito da un disegno.
Natura incontaminata e arte barocca, ottimo cibo e sfilato siciliano. Come potrei non amare questa terra? Con lo zampino di Lookals, sono riuscita a scoprire piccoli angoli di paradiso che altrimenti non mi sarebbe mai venuto in mente di visitare. Vi sembra abbastanza? Pensate che sia finita qui? Ebbene no, ci sono ancora luoghi da raccontare ed emozioni da condividere… continua… (waiting for 3/3)