17 Febbraio 2022

Poffabro

Una fiaba tra le montagne del FVG

Oggi vi racconto di uno borgo dei borghi più belli della nostra regione, ma non solo, è stato inserito infatti tra i 100 più belli d’Italia: il borgo di Poffabro, frazione del comune di Frisanco.

Questo paesino rurale si trova in Val Colvera, ai piedi delle Prealpi Carniche : 40 minuti o poco meno da Pordenone, che ne fa da provincia.

Non credo che attraverso il mio racconto riuscirò a trasmettervi la meraviglia che si prova camminando tra le sue antiche stradine, spero però di farvi venire voglia di salire in macchina una domenica mattina per andare a visitarlo.

Che sia inverno, primavera, estate o autunno non importa, questo luogo mantiene tutto l’anno un’aura incantata.

Noi siamo andati a scoprirlo in una grigia giornata autunnale e fidatevi che, nonostante il cielo plumbeo e le strade umide di pioggia, il suo fascino è rimasto intatto.

Ciò che attirerà fin dai primi passi la vostra attenzione, sono certa, saranno le case di pietra tagliata a vivo ed i ballatoi in legno, che si stagliano prepotentemente sulle facciate delle case, donando tuttavia un senso di intimità appena si entra nelle corti interne degli edifici.

 

La magia di questo borgo sta nel legame tra esso e la natura che lo ospita.

I suoi archi di pietra, i ballatoi, le scalinate, i pilastri sembrano un prolungamento con le montagne che lo circondano.

La valle che ospita questo borgo risultò piuttosto frequentata sin dall’epoca romana in quanto era attraversata dalla via Julia Concordia diretta verso le Alpi.

Le prime testimonianze certe tuttavia risalgono al 1300, quando il territorio era governato dalla Serenissima Repubblica di Venezia.

Ogni borgo ha un proprio cuore e Poffabro lo ha senz’altro nella piazzetta del paese dove si trova la Chiesa di San Nicola che, con la sua facciata bianca, svetta sul resto delle costruzioni che la circondano.

Come scrivevo prima, ogni stagione è bella per visitare questo piccolo Borgo, ma in due momenti particolari dell’anno l’atmosfera si fa ancor più fiabesca!

Nel periodo natalizio ad ogni finestrella, corte, arco, davanzale potrete osservare tanti piccoli presepi creati a mano da artisti, hobbisti ed abitanti del paese.

Questa manifestazione chiamata “Poffabro, presepe tra i presepi” prende vita nel 1997 e da quella volta attira dai primi di dicembre ai primi di gennaio un numero importante di visitatori, che la raggiungono anche dall’estero.

L’atmosfera magica, le musiche natalizie, luci soffuse e ghirlande renderanno la visita a questo borgo indimenticabile.

A settembre invece, in occasione di “Paesi Aperti” potrete visitare una Poffabro vivace, camminare lungo le strette stradine fermandovi a guardare rappresentazioni di antichi mestieri,  degustando prodotti tipici esposti sulle bancarelle e assistere a spettacoli e rassegne d’arte.

Potrete acquistare oggetti di artigianato locale, in legno, in vimini ed anche gli ormai conosciutissimi Scarpeti, antiche calzature tipiche del luogo realizzate in velluto con meravigliosi ricami cuciti a mano.

Durante la nostra visita abbiamo immortalato una Poffabro silenziosa, quieta, come se stesse riposando dopo la lunga estate.

Una sosta gastronomica presso La trattoria La Pignatta è stata quasi obbligatoria!

E’ leggermente nascosta, ma non preoccupatevi, seguendo le scritte sulle piccole insegne di legno la troverete facilmente.

Qui potrete gustare i piatti tipici del territorio,dal frico, alla selvaggina agli affettati locali, come la prelibata pitina, una sorta di polpetta di carne affumicata, originaria della Val Tramontina.

Noi ci siamo deliziati con i loro primi, semplici ma memorabili! Tappa consigliatissima!

A meno di 10 minuti di auto da Poffabro, troverete Frisanco, che fa da comune ai piccoli borghi e frazioni della valle.

Ricco di fascino quanto Poffabro, leggermente più aperto, circondato anch’esso dalle Prealpi Carniche e lambito dal torrente Meduna.

Si estende tra colline verdi ricche di alberi da frutto e piccoli orti, fino a raggiungere i boschi di conifere e pini mughi, per unirsi infine alle rocce delle montagne circostanti.

Insomma cosa aspettate?

Zaino in spalla, scarpe comode e macchina fotografica…

Se non conoscete ancora questi angoli nascosti del Friuli è arrivato il momento di visitarli!

Silvia Policardi

Ph. Michele Grimaz

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