Il mio viaggio alla scoperta della Sicilia continua… Dopo il tour in bici, l’architettura barocca, i banchetti a base di pesce e le serre piene di aromi, oggi vi porto a Cava d’Ispica ,una vallata fluviale che si estende per 13 km da Modica e Ispica.
Si tratta di un luogo ricco di storia che custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di diverse tipologie. È uno dei siti archeologici più pittoreschi della Sicilia per il suo aspetto e per il grande numero di escavazioni nelle pareti rocciose. Un luogo incredibile, immerso nella pace, nel silenzio e nella tranquillità. Non si sente nulla, se non il fruscio delle foglie accarezzate dal vento.
Il percorso conduce all’interno di una valle racchiusa tra pareti rocciose che arrivano a toccare i 100 metri. Mi trovo ad attraversare una gola profonda e larga più di mezzo chilometro.
Sono immersa nella tipica natura mediterranea. Le terre sono coltivate a mandarini, nespole, albicocche, pistacchi, melograno e noci. Scovo un campo di fantastici e succosi mandarini … la tentazione è troppa! Non ho mai mangiato un mandarino appena colto dall’albero. Detto, fatto! Lo prendo e lo assaggio… vi assicuro che il sapore mi ha tal punto “estasiata”, che per un attimo, non ho neppure sentito la urla del contadino…
Dopo tanto camminare, la fame comincia a farsi sentire e così faccio tappa da Pernamazzoni, un rifugio in mezzo alla Cava. Spettacolare come sempre l’ospitalità, come pure il pranzo a base di formaggi e altri prodotti tipici come le focacce e le fave.
Dopo la sosta rigenerante sono pronta per riprendere il tour in direzione del mulino ad acqua. Una struttura ancora attiva, ospita anche il museo “Cavallo”. Sono state infatti riportate alla luce tutte le aree adibite alle abitazione di una volta: dalla casa del mugnaio, alla lavanderia alla stalla un vero bijoux.
E infine l’ultima destinazione: l’Azienda Agricola di Cilia Francesco a Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa, un luogo di pace e tranquillità, circondato da prati verdi rigogliosi, delimitati da muretti a secco, tanto che per un attimo ti sembra di essere in Scozia e non in Sicilia. Qui ho assaggiato la ricotta calda con il siero. Si mangia così da queste parti con un pezzetto di pane fatto in casa appena sfornato. La ricotta si mescola al pane ne assorbe il siero e crea un sapore unico!
Insomma il tempo di partire è arrivato e con una valigia piena di sapori di Sicilia parto alla volta di casa. Grazie a tutti voi Siciliani per la vostra squisita ospitalità e grazie a Lookals che mi ha dato lo spunto per questo viaggio.
Questa volta mi congedo con le parole di Lynn Gordon… un consiglio che tutti dovrebbero seguire almeno una volta nella vita: “Seguite l’impulso del momento (senza programmare nulla, nel giro di otto ore) e salite su un aereo o fate il pieno alla macchina e partite. La meta non ha importanza. L’obiettivo è viaggiare con poco bagaglio, stendere le ali e mettere alla prova la vostra capacità di mollare tutto. Lanciarsi istintivamente in un’avventura e allontanarsi per un po’ dalla propria vita è una sensazione straordinaria di libertà”. (Lynn Gordon,“52 cose da provare una volta nella vita” ed. Magazzini Salani)